Mag

Panico da Big Data.

La lotta per la salvezza.

Come fanno Facebook, Google e altri Big Player a sapere tutto di te?

Grazie ai Big Data e ai metadati! 

Le grandi organizzazioni mondiali, in un modo o nell'altro, hanno libero accesso ad una vasta quantità di dati e di informazioni sensibili, su ogni persona.


Spionaggio 2.0

L’Io-Digitale è generato dall’insieme delle informazioni riportate in rete su di te: cibo preferito, serie tv seguite, comportamenti d’acquisto, hobby, etc. La rete assorbe ogni tuo comportamento, come ad esempio l’ordine della cena fatto attraverso app, l’acquisto di un prodotto su e-commerce, l’apertura di un abbonamento attraverso smartphone. 


Sotto tiro.

Messi assieme, tutti questi dati costituiscono il terreno fertile dei Brand per impostare le loro campagne in rete e colpire il target giusto. Classismo. Di fatto, i Big Data hanno categorizzato le persone. Internet cripta i profili e li inserisce in sistemi, suddivisi in diverse categorie merceologiche. Nel tempo si è così accentuato il distacco tra le diverse classi sociali.


La dittatura.

Internet anticipa ciò che sei. Ormai anche per i colloqui, la prima scrematura passa attraverso la rete. Sembra che la vita digitale abbia assunto il controllo sul mondo reale.


Miccia accesa.

Cambridge Analytica ha aperto di fatto il vaso di Pandora che esisteva ormai da tempo. La fuoriuscita dei Big Data non si potrà mai arrestare del tutto. In ogni caso è necessaria una regolamentazione delle informazioni che i Big Player hanno ottenuto sugli utenti.


L'ora X è già scattata.

Proprio in questi giorni di fine maggio 2018 sta per entrare in vigore il General Data Protection Regulation*, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, che impone un radicale cambio di approccio sulla tutela dei dati personali dei cittadini europei.


Sicurezza e Privacy nel mirino.

Tutti i progetti digitali dovranno essere sicuri in ogni loro fase, con l’obiettivo di avere a disposizione i dati degli utenti, solo per quanto necessario alle strette attività e per un determinato periodo di tempo. 


Missione salvezza.

Il General Data Protection Regulation è stato pensato a tutela dei cittadini e con lo scopo di abbattere le dinamiche di potere e la creazione di categorie socialmente discriminanti. 


WI in prima linea.

Da tempo abbiamo dato centralità alle normative sulla privacy e sulla tutela dei dati raccolti nel mondo digitale. Il cambiamento in atto per noi è un punto di svolta, già affrontato con un aggiornamento costante e continuo. 


*General Data Protection Regulation (Regolamento UE 2016/679) è un regolamento con il quale la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini dell'Unione europea e dei residenti nell'Unione europea, sia all'interno che all'esterno dei confini dell'Unione europea (UE). Il testo inizierà ad avere efficacia il 25 maggio 2018, affrontando anche il tema dell'esportazione di dati personali al di fuori dell'UE e obbliga tutti i titolari del trattamento dei dati (anche con sede legale fuori dall'Unione europea) che trattano dati di residenti nell'Unione europea ad osservare ed adempiere agli obblighi previsti. Gli obiettivi principali della Commissione europea nel RGPD sono quelli di restituire ai cittadini il controllo dei propri dati personali e di semplificare il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali unificando e rendendo omogenea la normativa privacy dentro l’UE. Dalla sua entrata in vigore, il RGPD sostituirà i contenuti della direttiva sulla protezione dei dati (Direttiva 95/46/CE)[2] e, in Italia, abrogherà le norme del codice per la protezione dei dati personali (dlgs.n. 196/2003) con esso incompatibili. Ciò potrà generare confusione per alcuni ma si attende una normativa italiana "di raccordo" che metta ordine e inserisca le norme del codice privacy non incompatibili all'interno dell'impianto normativo del Regolamento[senza fonte]. Tramite un'altra Direttiva collegata, la UE 2016/680, in aggiunta a questo nuovo regolamento, sarà applicata una disciplina speciale e in parte derogatrice per i trattamenti dei dati da parte dell'Autorità Giudiziaria e di tutte le forze di polizia; in ragione della caratteristica dell'istituto della direttiva europea tali trattamenti dei dati (Autorità Giudiziaria e forze di polizia) continueranno ad essere differenti da Stato a Stato ed oggetto di una legislazione separata nazionale . (Fonte Wikipedia)

logo webindustry
su