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Marketing&Innovazione: binomio perfetto per stare al passo con i tempi.

Nell’OnLife ancora di più!

L’innovazione consente di creare soluzioni che aiutano l’azienda a stare “al passo con i tempi” sul mercato, migliorando al contempo le modalità e l’organizzazione del lavoro. Il marketing consente di analizzare, capire, elaborare ed ottimizzare i progetti, per rendere le soluzioni veramente performanti per il business aziendale. Web Industry è composta da questi due “elementi” strettamente uniti tra di loro, tanto da consentirci di creare offerte custom innovative e decisamente marketing-sales oriented.

In questo focus cercheremo di offrire alcuni spunti di riflessione per capire in quale modo sta evolvendo l'approccio al marketing, di fronte alla nascita di nuove dinamiche digitali. Quali tematiche approfondiremo?

  • Il rapporto tra advertising di brand legato alla vendita e quello destinato all'ingaggio
  • La personalizzazione delle soluzioni innovative
  • L'importanza dell'uomo oltre e dietro alla macchina
  • Il potere dei contenuti visivi e le novità sui sistemi di ricerca.

Nell'articolo troveremo anche alcuni esempi di Big Player che stanno alimentando la nascita di nuove tecnologie e funzionalità in rete. Buona lettura!

Come considerano gli imprenditori l’innovazione?

Lo possiamo capire attraverso una ricerca svolta da Ricoh.

Dal grafico si può vedere come la maggior parte consideri l’innovazione come lo sviluppo di prodotti originali e nuovi (60%). A seguire, molti ritengono che l’innovazione coincida con l’implementazione delle nuove tecnologie al lavoro o con l’introduzione di miglioramenti graduali nei processi organizzativi.

Come vendere? Serve ben più di un annuncio!

Sicuramente le azioni di vendita digitale sono importantissime, ma è altrettanto doveroso costruire al loro fianco strategie di contenuti che siano rassicuranti per riuscire ad ingaggiare l'utente. Nel caos dell’OnLife la gente ha bisogno di sentirsi protetta, quindi il brand deve sviluppare strategie di web marketing, in grado di farlo risultare realmente credibile agli occhi del proprio pubblico. Infatti, sul web i messaggi fake nascono come funghi e le persone non riescono a fidarsi ciecamente dei contenuti promozionali, soprattutto se a pubblicarli sono brand ancora poco conosciuti. Per questo bisogna investire anche sulla credibilità di marca!

Advertising e ingaggio si prendono per mano

Nel momento in cui deve essere pianificata un’azione di advertising, è fondamentale aver ben chiaro il brand positioning, per valutare cosa, come e in quali canali (social network in primis) è necessario comunicare il brand, al fine di risultare affidabile. Come? La comunicazione, soprattutto se sponsorizzata, deve inglobare messaggi di valore, facendo percepire la pubblicità come un’esperienza da vivere, vedere, provare. Accanto all’advertising puro, quindi devono essere abbinate efficaci azioni di engagement, basate sullo studio dei contenuti testuali, visivi e sulla valutazione delle strategie di influencer marketing e di coinvolgimento degli utenti.

Personalizzazione è la parola d’ordine

Essere generalisti non aiuta di certo ad arrivare alla meta e tanto meno a fare un percorso di crescita. Anzi, si tratta di un atteggiamento volto a standardizzare le attività, rendendole di fatto improduttive, perché non costruite su misura dell'azienda e dei suoi clienti. Oggi, le persone sentono l’impellente necessità di essere considerate, con prodotti e servizi su misura. Questo significa che desiderano dialogare con il brand, soprattutto se hanno bisogno di fare approfondimenti, quindi i servizi di assistenza online in tempo reale sono e stanno diventando sempre più importanti nelle relazioni digitali. In uno studio condotto da Salesforce, è emerso che più del 50% degli intervistati sarebbe disposto a rilasciare dati personali in cambio di un’esperienza d’acquisto più personalizzata. Molte sono le aziende che puntano ormai sull’acquisto “ad personam”. In quale modo? Facendo iscrivere l'utente al portale di vendita e creando quindi un account personale.

Esempi vincenti

La personalizzazione dell'account utente si è ormai diffusa su molti portali e-commerce, come ad esempio YOOX e Maison Du Monde. Ma anche in tantissimi altri settori. Netflix e Amazon sono due importanti rappresentanti di questa tendenza al customizzazione dei servizi online. Per questi brand l’iscrizione ai portali da parte dell'utente è diventata di fondamentale importanza, per costruire strategie di advertising e di comunicazione ad hoc, su misura delle preferenze di ogni account isctitto al portale. Banner, campagne, caroselli, testi sono strutturati per calzare alla perfezione sulle esperienze del consumatore, sono plasmati sulla sua navigazione online e sugli interessi dimostrati durante i loro continui spostamenti da una piattaforma digitale all'altra.

Sistemi di ricerca verbale

Okay Google, Siri e Hey Alexa stanno cambiando le abitudini di ricerca online degli utenti. Ormai le persone stanno usando sempre di più la voce per richiedere informazioni agli assistenti vocali. Quindi, anche a livello di posizionamento dei contenuti online, non dobbiamo più (da molto tempo) considerare la parola chiave individuale, ma le domande e le affermazioni complete.

Approfondisci l’argomento con “Voice First! Un fenomeno in crescita.”

Avvicinati al tuo pubblico

Il pubblico che hai di fronte non è tutto uguale! Il mondo dell’OnLife infatti è composto da diverse generazioni, ognuna caratterizzata da proprie tipicità.

Approfondisci l’argomento con “Generazioni a confronto nel mondo digitale. Scopri i loro tratti distintivi, dalla GI all’Alpha.

Un brand, per comunicare bene ai diversi tipi di utenti, deve necessariamente conoscere il suo posizionamento. Per farlo deve studiare bene le piattaforme di comunicazione online e capire il sentiment del pubblico. Passo dopo passo, anche in punta di piedi se è necessario, deve scoprire il modo giusto per entrare in contatto con le persone e condividere esperienze ed emozioni.

Dietro alla macchina, ci deve essere un cuore pulsante

L’innovazione porta con sé importanti automatismi, indispensabili per migliorare il lavoro delle risorse in azienda, sottraendole dallo stress di mansioni ripetitive, lunghe e spesso poco interessanti. Il progresso è un aiuto per tutti in azienda. Il progresso però deve anche procedere di pari passo con una cura costante delle relazioni digitali, che devono essere mantenute vere e reali nonostante passino attraverso la rete. I rapporti interpersonali vanno curati one to one! I risponditori e i bot automatici dovrebbero essere sfruttati solo in un primo step di scrematura iniziale dei flussi, dopodiché è compito dell’uomo gestire le richieste. Solo attraverso l’empatia, infatti, possibile captare le aspettative e rispondere nel modo corretto ad ogni richiesta. In questo mondo frenetico e caotico, è necessario far sentire la presenza umana anche dietro ad uno schermo, garantendo servizi sempre più ad personam. Anche se la standardizzazione sembra la strada più semplice e meno onerosa, è anche quella che sul lungo termine porta ad ottenere meno risultati duraturi.

Il visual sotto la lente di ingrandimento

Ormai il visual è divenuto un elemento cardine per la comunicazione digitale. Basta semplicemente pensare a come il telefono sia diventato, non solo un mezzo di comunicazione di massa, ma una vera e propria macchina fotografica portatile ad alta risoluzione, utilizzata per scattare e registrate i momenti di vita quotidiana. Ma non è finita qui, perché in futuro verrà sempre di più usata anche come raccoglitore di immagini su cui fare ricerche visive in rete. Nei prossimi anni, infatti, sempre più persone utilizzeranno sistemi di ricerca visivi, per trovare facilmente prodotti già visti e di cui non sanno nulla di più. La tecnologia AI “scansiona” la foto e poi sviluppa una serie di risultati correlati, rispetto all’immagine ricercata. 

Facebook compra GrokStyle

Solo per far capire quanto sarà importante nel futuro usare metodi di ricerca visiva dei prodotti riportiamo una news fresca di settimana. Facebook ha acquistato GrokStyle, startup di intelligenza artificiale molto famosa per aver sviluppato l'app di ricerca visiva usata nell'ecommerce di IKEA, grazie alla quale l’utente può facilmente trovare gli articoli visti e decidere di acquistarli nel negozio online o fisico. Perché Facebook ha fatto questo ulteriore investimento? Il servizio può essere riportato su Marketplace e migliorerebbe tantissimo il processo di ricerca e di acquisto dei prodotti sul social!

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