L’architettura delle informazioni

Di cosa si tratta?
L'Information Architecture Institute, nel libro di Rosenfeld e Morville riporta che l’architettura delle informazioni è una pratica focalizzata nell'applicare all'ambiente digitale i principi del design e dell’architettura. Per riuscire a fare buoni lavori, è necessario concentrarsi su due elementi:
- Il design strutturale degli ambienti informativi condivisi. Internet of things e i dispositivi mobili hanno reso ormai l’online sempre più pervasivo nella nostra vita. I confini tra ambienti fisici e digitali sono quasi inesistenti, per cui si parla di un design strutturale, che riesca ad abbracciare più ambienti informativi, che ogni persona può percorrere prima di prendere la propria decisione d'acquisto (sito web, social, canali di ricerca, store reali e e-commerce, etc.)
- L'organizzazione ottimale dei siti web, delle intranet, delle comunità online e dei software, con lo scopo di favorire l'usabilità delle piattaforme e la facilità a trovare le informazioni sui portali web.
Quando si parla di architettura delle informazioni, si devono prendere in considerazione due discipline specifiche del marketing digitale:
- La SEO (Search Engine Optimization)
- La UX (User Experience)
SEO & UX
La SEO si concentra sulla ricerca dei bisogni degli utenti. In questo è sicuramente molto utile valutare come si muovono gli utenti online e quali informazioni ricercano nei diversi canali che attraversano durante il loro percorso di navigazione. Si tratta delle tappe che le persone fanno, prima di arrivare a trovare l'informazione o il prodotto d'interesse e prima, ovviamente, di fare la scelta d'acquisto.
La UX invece si focalizza sulla creazione di esperienze, a valore aggiunto per gli utenti. Si focalizza sull’ottimizzazione del sito a livello di architettura di contenuti, design, facilità di navigazione (ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sulla UX "Nella progettazione il bello deve incontrare il funzionale").
Quindi, considerate le premesse fatte, capiamo quanto sia importante riuscire a lavorare in stretta sinergia tra professionisti specializzati in entrambi gli ambiti per favorire da un lato la generazione di traffico organico e dall'altro lato per stimolare le conversioni attraverso l'uso delle piattaforme del Brand.
Non ci stancheremo mai di dirlo.
Bisogna partire dalla strategia.
Per progettare al meglio l’architettura del web site e di qualsiasi altra piattaforma digitale, è doveroso partire sempre dallo svolgimento dell'indagine strategica volta a capire gli stakeholder coinvolti, analizzare i risultati emersi e tratteggiare la rotta del progetto.
Solo in una fase successiva si potrà strutturare un piano SEO vero e proprio. Un bravo esperto in SEO deve essere in grado di incrociare i requisiti di posizionamento online con i criteri di usabilità, decisivi per costruire una valida architettura del sito web, senza incidere sulla posizione del portale.Elementi da considerare in ottica SEO
- Mappa delle ricerche
- Temi importanti da collocare all’apice dei contenuti presenti in un sito
- Aspetti tecnici come la creazione degli URL
- Il tipo e lo stile di contenuto che le persone si aspettano di trovare
- Link interni di rimando da una pagina e l’altra sulla base della loro importanza
- Coerenza della struttura di navigazione
- La leggibilità dei contenuti
Alcune attenzioni da avere in fase di migrazione
Prima di realizzare un progetto digitale, partendo da uno già esistente, bisogna assolutamente analizzare il traffico generato dalle pagine del vecchio portale. Il processo di migrazione da un vecchio ad un nuovo sito internet è un passaggio fondamentale, che se non gestito in modo adeguato rischia di far perdere posizioni di ricerca all'azienda su Google e sugli altri motori di ricerca. In molti casi questa delicata fase viene sottovalutata, soprattutto, se non è affidata a professionisti specializzati.
Altro aspetto fondamentale per la SEO è la presenza sul sito internet di link di rimando interni da una pagina all'altra, che collegano tra loro vari argomenti. Anche in questo caso, devono essere mantenuti se portano traffico, in ottica di potenziamento della visibilità del sito in rete.
Se da un lato è importante valutare la storicità degli argomenti presenti nel web site, dall'altro lato è necessario pensare di generare contenuti aggiornati rispetto all'evoluzione del mercato e del brand stesso. In questo caso, è necessario svolgere uno studio minuzioso dei nuovi temi da trattare e dell'audience di riferimento, per ottimizzare il posizionamento del sito internet anche per i nuovi argomenti pubblicati online.
Core Web Vitals di Google
All'inizio del mese di maggio 2020, il team di Google Chrome, ha annunciato un ulteriore novità in ambito SEO con i Core Web Vitals. Si tratta dell’inserimento di un insieme di metriche relative a vari parametri: velocità, reattività e stabilità visiva.I Core Web Vitals sono un insieme di metriche reali, incentrate sull’utente, che quantificano gli aspetti chiave della sua esperienza online, misurando diversi elementi, come il tempo di caricamento e l'interattività e la stabilità dei contenuti durante il caricamento.
I segnali che derivano da Core Web Vitals vengono combinati con i dati di ricerca esistenti per valutare l'esperienza della pagina. Tra questi si ricordano la facilità di navigazione da mobile e la sicurezza HTTPS e linee guida interstiziali intrusive, che forniscono un quadro olistico dell'esperienza della pagina.
Un ranking positivo consente di alla pagina di posizionarsi meglio sul Web, invece, al contrario, una brutta esperienza di navigazione della pagina potrebbe non far comparire il sito internet tra le prime pagine di Google.
Vuoi scoprire come costruire un sito internet ben posizionato e piacevole da navigare per l'utente? Vuoi aumentare le tue interazioni in rete?
Siamo qui per rispondere ad ogni tuo quesito! :)
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