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Copy Empatico

Partiamo dall'Empathy Map.
La prima regola del bravo scrittore è quella di vestire i panni del lettore, cercando di immedesimarsi e di immergersi nel suo mondo. Non è semplice riuscirci, ma è possibile, applicando un approccio basato sull’ascolto e sulla immedesimazione. In aggiunta, poi, è necessario avere una visione chiara e approfondita delle sue preferenze e del sentiment maturato verso il Brand ed i marchi concorrenti. L’obiettivo è quello di entrare in empatia.

All'origine dell'Empatia

La parola deriva dal greco antico "εμπαθεία" (empatéia, a sua volta composta da en-, "dentro", e pathos, "sofferenza o sentimento"), che veniva usata [Quando? In che contesto?] per indicare il rapporto emozionale di partecipazione che legava l'autore-cantore al suo pubblico. 

Il termine empatia è stato coniato da Robert Vischer, studioso di arti figurative e di problematiche estetiche, alla fine dell'Ottocento. Tale termine nasce perciò all'interno di un contesto legato alla riflessione estetica, ove con empatia s'intende la capacità della fantasia umana di cogliere il valore simbolico della natura. 

Vischer concepì questo termine come capacità di sentir dentro e di con-sentire, ossia di percepire la natura esterna, come interna, appartenente al nostro stesso corpo. Rappresenta quindi la capacità di proiettare i sentimenti da noi agli altri e alle cose, che percepiamo. 

Il termine empatia verrà utilizzato da Theodor Lipps, il quale lo porrà al centro della sua concezione estetica e filosofica, considerandolo quale attitudine al sentirsi in armonia con l'altro, cogliendone i sentimenti, le emozioni e gli stati d'animo, e quindi in piena sintonia con ciò che egli stesso vive e sente.

fonte: Wikipedia

Oltre al Brief c’è di più!

Sicuramente per riuscire a formulare una strategia di comunicazione che sia realmente apprezzata dall’audience di riferimento, è necessario partire dal brief approfondito con il cliente. Dopodiché si può procedere con l’analisi e con la valutazione dei dati storici. Tutto ciò però non è sufficiente per individuare il tono di voce, che calza realmente a pennello con le modalità comunicative del cliente tipo. 

 Per procedere correttamente con la scrittura empatica, bisogna impostare un percorso un pò più lungo ed approfondito, composto da diverse tappe, ognuna delle quali serve a tracciare  i key point da seguire, per guidare il lettore nel percorso di conoscenza approfondita dell'anima aziendale, dei suoi valori, dei tratti più intimi ed emozionali.

L'Empathy Map

La Emphaty Map è uno strumento di lavoro collaborativo che consente di identificare le caratteristiche del cliente tipo (buyer personas). I partecipanti devono completare le varie aree della mappa, vestendo i panni dell’utente. La mappa empatia è stata inventata da Dave Gray. 

Si tratta di un canvas (50x70) suddiviso in  6 parti. Nella zona centrale è collocato il profilo della persona. I partecipanti si ritrovano in gruppo di sei persone al massimo, per fare riflessioni sul profilo target, rispondendo a tutte le domande presenti nel Canvas. Ogni persona inserisce, di volta, in volta, le risposte sul cartellone con un post-it, in corrispondenza della sezione della mappa dove ci sono le domande.

  • Ciò che pensa e prova realmente. Bisogna descrivere ciò che pensa e prova il cliente tipo,  riguardo un certo Brand o prodotto o un servizio.
  • Ciò che ascolta. Bisogna capire cosa gli riferiscono i familiari oppure gli amici o magari dei professionisti in materia riguardo al Brand, un prodotto o servizio.
  • Ciò che vede. Bisogna immaginare quali sono gli elementi del prodotto che attraggono maggiormente la sua attenzione. 
  • Ciò che dice e ciò che fa. Bisogna intuire che cosa può dire il cliente tipo e come reagisce quando entra in contatto con il prodotto per la prima volta. 
  • Quali sono i suoi dolori. Bisogna capire ciò che provoca frustrazione nel cliente tipo.
  • Quali sono i suoi valori. Bisogna capire cosa rende soddisfatto e felice il cliente tipo.

Al termine della compilazione della Empathy Map, il gruppo dei partecipanti deve affinare i risultati, eliminando i doppioni e unendo le tematiche simili. Così facendo, si può individuare il profilo più intimo del cliente tipo. Si tratta di uno strumento molto utile, in mancanza di ricerche sugli utenti,  per elaborare il profilo delle buyer personas in modo condiviso e collaborativo. Ci aiuta a portare alla luce il “perché” che sta dietro a qualsiasi scelta ed azione del consumatore. In questo modo, si mettono in evidenza i bisogni e si può progettare un contenuto sulle esigenze effettive.

La mappa consente di ricostruire e di ricalibrare molte informazioni in poco tempo, fornendo un profilo intuitivo del cliente finale.

Quando scrivi con piacere, gli altri lo notano :)

Per riuscire a raccontare con il cuore, è necessario avere molta sensibilità ed esperienza nella materia. La scrittura deve essere una parte fondamentale della tua vita, attraverso cui riesci a raccontare te stesso e gli altri con racconti inediti, che danno la possibilità di dare nuova linfa vitale al Brand. L'importante, è ricordarsi alcune "buone norme" che aiutano, se seguite, a scrivere bene e con un pizzico di passione in più.

Il cosa viene prima del come Il cosa comunicare è il punto da cui partire nella realizzazione dei contenuti. Solo successivamente, quando la mente ha fatto chiarezza sul tema, è necessario procedere con l’identificazione di uno stile che sia il più coerente possibile con quello usato dalle persone, sulle quali vogliamo attirare l’attenzione. 

La scrittura passionale è alla base del coinvolgimento Raccontare e descrivere cose che conosciamo molto bene rende inevitabilmente la comunicazione più vera e spontanea agli occhi del  lettore. Per cui, se dobbiamo parlare di un tema sconosciuto, è buona norma fare tutti gli approfondimenti necessari, per entrare nel vivo dell’argomento e scegliere uno stile che appassioni i lettori.

La chiarezza espositiva abbatte gli errori di interpretazione Per riuscire a generare emozione è doveroso costruire messaggi che siano in linea con lo stato d’animo dell’utente tipo. In questo modo per lui saranno molto più comprensibili e li interiorizzerà in modo naturale. 

Il contenuto va ripreso e rivalutato. Se necessario, va tagliato. Lo scrittore può incorrere nel rischio di “innamorarsi” delle frasi da lui scritte. Questo però è contro producente nell'arte narrativa, perché può incorrere nel rischio di rimanere imbrigliato in un'esposizione troppo contorta e poco chiara per il lettore. Nella comunicazione è meglio essere sintetici ed incisivi, evitando i giri di parole, onde evitare di annoiare. 

Il tono di voce fa la differenza Per comunicare in modo empatico, come visto prima con l'Emphaty Map, è necessario cogliere le sfumature più profonde, i tratti caratteristici delle persone a cui ti rivolgi. Una volta stabilito il tono più in linea con il loro identikit, è necessario utilizzarlo in qualsiasi comunicazione di Brand. Così diventerà un elemento distintivo dell'identità stessa della marca. 

La creatività serve quanto l’emozione Nella scrittura, anche se emozionale, è meglio evitare i modi di dire e l'utilizzo di forme di comunicazione convenzionali. Questo perché, più i contenuti sono originali e più riescono a conquistare il lettore. Ricorda, inoltre, che in ogni racconto la sfera emotiva deve essere smossa, con l’utilizzo di messaggi potenti, diretti, raccontati in modo talmente profondo, da essere in gradi di toccare la sfera più intima delle persone.

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