Digital workplace
Come cambiano gli spazi di lavoro.

Prima di addentrarci nel vivo dell’approfondimento, è necessario fare chiarezza sul significato di “digital workplace”. La semplice traduzione dall’inglese all’italiano ci aiuta a capire meglio di cosa si tratta. In pratica, stiamo parlando degli ambienti di lavoro digitali, che stanno rivoluzionato, soprattutto in questo momento così delicato, il nostro modo di lavorare da distante. Si tratta di ecosistemi di lavoro nuovi, basati sull’uso di tecnologie innovative, che consentono a più persone di interagire e collaborare, stando in ambienti virtuali protetti e condivisi. Naturalmente, per garantire collegamenti rapidi, i dispositivi wireless sono considerati l’infrastruttura fondamentale per il lavoro nel digital workplace.

Quali sono le tecnologie più usate negli spazi virtuali?

In prima battuta, ricordiamo le le chat e le piattaforme di video conferenza, che consentono di fare riunioni e gestire lavori di gruppo. Altri strumenti che le aziende possono sfruttare sono i Cloud, la Intranet, le soluzioni mobile, quelle di content management e le piattaforme di social collaboration. Ma non è finita qui! Infatti, le aziende possono disporre anche di sistemi di virtualizzazione dei desktop, di enterprise mobility e di analytics.

L’azienda del futuro

La connettività multi device e mobile consente ai dipendenti e ai collaboratori di essere produttivi ovunque essi siano, in qualsiasi momento. Attraverso i digital workplace possono interagire facilmente, indipendentemente dal fatto che si trovino nello stesso ufficio, in una filiale, in una sede distaccata oppure da clienti. In pratica, gli ambienti di lavoro dell’azienda si estendono dagli spazi fisici sino all’ambito digitale, per riuscire a supportare le esigenze di dipendenti sempre più in movimento. Di conseguenza, anche il management deve impegnarsi a riadattare il proprio approccio lavorativo, dando più importanza al raggiungimento degli obiettivi prefissati, che alle ore lavorate in ufficio dai suoi collaboratori. Al contempo, deve essere in grado di responsabilizzare i dipendenti all’uso corretto dei diversi sistemi digitali, messi a loro disposizione, al fine di assicurare la tutela della privacy aziendale.

Cambio di prospettiva

Per un manager, il passaggio da un approccio di leadership “tradizionale” ad uno più digitale, non è per nulla semplice e, giustamente, deve essere gestito e programmato in modo graduale, avvalendosi del supporto di partner seri che operino nel digitale. Al di là di questa considerazione, ci teniamo anche a precisare, che per quanto un’azienda possa essere brava ad adottare un approccio più smart e digital oriented, dobbiamo ricordare che il contatto umano “vis a vis” gioca sempre un ruolo importantissimo nelle relazioni interpersonali. Nulla può sostituire la presenza sul campo, anche se imparare ad usare al meglio gli strumenti digitali è assolutamente doveroso per svolgere attività continuative in modo flessibile. Nel digitale l’approccio alla comunicazione è molto diverso da quello reale, perciò è bene allenarsi e formasi sul digital workplace, per essere poi in grado di entrare in ottimi rapporti con gli altri, pur stando seduti dietro ad un pc.