La Lead Generation è il prodotto di diversi fattori

L’attività di Lead Generation si può rivelare un vero game changer per l’aumento delle vendite e la raccolta di dati sui propri clienti.


Ma cosa sono i LEAD?
Si possono identificare come tali, tutti quegli utenti che compiono un’azione concreta per entrare in contatto con l’azienda (su sito, social o altri canali monitorati) e sono dunque potenzialmente interessati ai servizi e prodotti offerti. 
A più ampio respiro, si possono inglobare tutti quegli eventi quali, ad esempio, la compilazione di form, la richiesta di informazioni, le chiamate dirette, l’invio di messaggi e le store visits.
Vista la sua notevole importanza, la raccolta di LEAD può essere percepita come una vera corsa all’oro per “acchiappare” potenziali clienti prima dei propri competitors e, ovviamente, per vendere i propri servizi e/o beni.

Quali canali utilizzare per partecipare a questa corsa? 

Il periodo della pandemia ha sicuramente dato un’impennata alle vendite online, facendo percepire gli e-commerce come i veicoli principali per ottenere lead diretti e attivamente interessati che si concretizzano con le vendite stesse.
Non bisogna, però, dimenticare che un LEAD non è solamente un utente alla base del funnel (se vogliamo pensarlo nella sua forma più classica) che attua un’azione forte come l’acquisto, ma si tratta soprattutto di un’insieme di potenziali clienti in fase “top of the funnel”, curiosi alla ricerca di informazioni che vanno condotti e guidati lungo il percorso di acquisizione.
Dato che un LEAD può generarsi da svariate azioni, gli strumenti da poter utilizzare sono molteplici. Tra i più diffusi e forse conosciuti, ci sono Google e i Social Media, in particolare quelli del gruppo Meta.
Basilare pSocial Media per la scelta dei canali più idonei per il proprio business è la conoscenza dei clienti, le buyer personas, e la loro customer journey, oltre ovviamente ad avere una chiara visione della propria offerta, strategia di marketing e della capacità di nurturing del lead stesso.

Le piattaforme social non sono l’unico canale

In un mondo sempre più circondato da video tik tok, content creators e social commerce, può risultare quasi spontaneo pensare di dover utilizzare a tutti i costi i Social Media come strumento per raggiungere un potenziale cliente.
Occorre però ricordare che l’ottenimento di un LEAD è un’insieme di diversi fattori: un’ecosistema di input che l’utente riceve da diversi canali. La compilazione di un lead form o, ad esempio, l’invio di una richiesta da sito è, dunque, solo un passaggio all’interno di un lungo percorso tra varie piattaforme e svariati ads che lo hanno raggiunto e più o meno “agganciato”.
Ad esempio, l’utente potrebbe aver visto un post pubblicitario tramite le stories di Instagram, aver ricercato l’azienda su Google, letto le recensioni e dopo qualche giorno aver notato un altro annuncio durante una navigazione passiva e, infine, dopo un’inserzione di lead ads su Facebook essersi convinto a richiedere maggiori informazioni sul sito principale.

Visione multicanale per la strategia di Lead Generation

Pensare di privilegiare uno strumento a discapito di altri, eliminandoli completamente dalla propria strategia, rischia quindi di indebolire il canale prescelto e lasciare campo libero a chi invece decide di investire in maniera più capillare.
Ricordare quindi di presidiare diversi canali e, soprattutto, inserirli nella propria strategia (e budget!) di marketing diventa fondamentale per avviare e potenziare la propria attività di Lead Generation.
Infine, come già anticipato nei paragrafi precedenti, risulta fondamentale non dimenticarsi i Lead acquisiti con una strategia di nurturing e gestione degli stessi. Occorre accompagnarli verso la conoscenza e fidelizzazione della propria azienda.
Dall’ascolto e confronto costanti con i nostri clienti, noi di Web Industry abbiamo sviluppato MOSAIK®, il metodo che formula progetti di advertising, calibrati sull’analisi puntuale dei vari tasselli che compongono l’intera strategia di marketing.