Dai voce al tuo brand con le persone giuste, al momento giusto.
Scopri come aumentare la Brand Awareness al tempo dei social.

L’Influencer Marketing, che nonostante un leggero calo, è rimasto uno tra i principali protagonisti nel mondo della comunicazione digitale e nella creazione di Brand Awareness.
Secondo Nielsen, il 46% degli utenti che visita i social si lascia conquistare dai contenuti trasmessi dagli Influencer sul web.

Le cose però stanno cambiando...

Generazione Z

Il passaggio dai Millennials alla Generazione Z ha portato anche a rivedere l’uso dei profili social per le attività di Influencer Markerting e Social ADV. Rispetto alle precedenti generazioni, infatti, quella Z privilegia la genuinità e l'autenticità dei contenuti pubblicati.
Queste sono le due leve importanti, su cui puntare, per convincere i consumatori del domani a scegliere un brand piuttosto che un altro.

Dal Report “Consumer & Marketer Perspectives on Content in the Digital Age” prodotto da Stackla è emerso che il 90% dei consumatori intervistati ritiene che l’autenticità del contenuto trasmesso sia il fattore più importante sul quale basare le proprie scelte di acquisto.

Un Influencer NON vale l’altro!

Per un Brand è necessario trovare e collaborare con Influencer realmente motivati a provare il prodotto e che riescono a raccontarlo con uno stile sincero, chiaro, diretto e in linea con l'identità del marchio da rappresentare. In questo senso, è anche necessario evitare gli influencer wannabe, che hanno ingannato gli utenti acquistando fake follower. Inoltre, questo tipo di “influencer” ha un numero alto di seguaci (acquistati) ma registra - ovviamente - un minore tasso medio di coinvolgimento e di conversione. Al contrario invece, i post reali dei consumatori raccolgono un maggior numero di interazioni e commenti, proprio perchè gli utenti li percepiscono come veri e reali, basati su un’esperienza ad alto valore aggiunto.

A fronte di queste osservazioni e dei dati analizzati, possiamo sostenere che il mercato degli Influencer Marketing si stia spostando verso i micro e nano-influencer e che stia nascendo una nuova categoria; quella degli influencer organici.
Si tratta di persone che, dopo aver acquistato un prodotto, lo condividono naturalmente sui social. In questo caso viene data maggiore importanza alla veridicità del racconto, più che al numero di follower presenti sugli account social. Spesso le stesse celebrities posso pubblicare contenuti di natura più emotiva, pur non avendo siglato alcun tipo di accordo promozionale.
Questo tipo di influencer apre la strada ad altri ulteriori attività digitali, relative al community management. Alla capacità del brand di trovare gli influencer più in linea con i propri valori, con azioni di PR online e con Campagne online rivolte a chi il prodotto lo usa e lo ha già provato.

Facciamo chiarezza

Per aumentare la Brand Awareness e promuovere le vendite attraverso progetti di Influencer Marketing, un’azienda deve innanzitutto analizzare le diverse tipologie di Influencer più adatte a raggiungere i suoi obiettivi. Vediamo assieme le categorie di Influencer presenti sul web:
I Macro Influencer sono le persone più note, che contano milioni di follower. Per questo motivo i loro cachet sono molto, molto elevati. L’attività di posting per loro è iper remunerativa.

I Micro Influencer, invece, a differenza dei primi, hanno una media di 10.000 follower circa, o anche meno, e sono figure seguite sui social da persone realmente interessate ad uno specifico ambito (p.e. food, cosmesi, famiglia, musica, e chi più ne ha, più ne metta) e interessate a determinati prodotti. Riescono a stimolare Interazioni di qualità.

I Brand Advocate fanno parte della community online e apprezzano veramente il brand. Non per forza si tratta di Influencer, ma interagiscono con gli account social del brand e condividono informazioni e novità sui loro profili, senza alcun compenso, ma solo per il piacere di farlo.

Gli Influencer Organici sono i sostenitori del marchio e promuovono il brand e i prodotti, perchè si sentono fidelizzati. Si tratta di influencer di qualsiasi dimensione. Agli occhi degli utenti sembrano più genuini, perchè i comportamenti sono spontanei. Per intercettare gli Influencer Organici, il Brand deve interagire con la propria community e cercare di stupirla con campagne dedicate, che soddisfino le necessità dei clienti.

Conclusioni

Per aumentare la Brand Awareness e promuovere le vendite attraverso progetti di Influencer Marketing, un’azienda deve innanzitutto analizzare le diverse tipologie di Influencer più adatte a raggiungere i suoi obiettivi. Vediamo assieme le categorie di Influencer presenti sul web:
I Macro Influencer sono le persone più note, che contano milioni di follower. Per questo motivo i loro cachet sono molto, molto elevati. L’attività di posting per loro è iper remunerativa.

I Micro Influencer, invece, a differenza dei primi, hanno una media di 10.000 follower circa, o anche meno, e sono figure seguite sui social da persone realmente interessate ad uno specifico ambito (p.e. food, cosmesi, famiglia, musica, e chi più ne ha, più ne metta) e interessate a determinati prodotti. Riescono a stimolare Interazioni di qualità.

I Brand Advocate fanno parte della community online e apprezzano veramente il brand. Non per forza si tratta di Influencer, ma interagiscono con gli account social del brand e condividono informazioni e novità sui loro profili, senza alcun compenso, ma solo per il piacere di farlo.

Gli Influencer Organici sono i sostenitori del marchio e promuovono il brand e i prodotti, perchè si sentono fidelizzati. Si tratta di influencer di qualsiasi dimensione. Agli occhi degli utenti sembrano più genuini, perchè i comportamenti sono spontanei. Per intercettare gli Influencer Organici, il Brand deve interagire con la propria community e cercare di stupirla con campagne dedicate, che soddisfino le necessità dei clienti.