Bye bye TV! La generazione Z passa il 59% del suo tempo libero a guardare video sui social media.

La Generazione Z include tutti i nati dal 1997. In pratica, si tratta dei consumatori del futuro, che già stanno influenzando gli acquisti dei genitori e nel farlo sono a loro volta influenzati dai messaggi che compaiono sulle piattaforme video online. Se i Millenials, infatti, preferiscono i servizi di streaming, anziché la TV, la Generazione Z, invece, sembra che usi prevalentemente i social media. In particolare, YouTube e TikTok.
Sicuramente al primo posto tra i social media più apprezzati dagli adolescenti, troviamo YouTube. L’85% degli utenti della generazione Z in Italia trascorre la maggior parte del tempo di fronte a questa piattaforma video. Questa tendenza ha portato i ragazzi a pubblicare sempre più contenuti video sul social ed è così che sono nati i "vlogger".
Chi sono? In pratica sono gli Influencer di YouTube, seguitissimi dagli adolescenti, che li vedono come delle star da imitare.Il funzionamento del vlogging, infatti, è abbastanza semplice per questi nativi digitali, abituati fin da piccoli all'uso di apparecchi tecnologici. Una volta creato un account su YouTube è necessario pubblicare video da smartphone o con una strumentazione più professionale ed attirare più click possibili - magari anche con micro campagne ad hoc - sul proprio canale. In questo modo, molti vlogger hanno trasformato una semplice passione in un lavoro molto remunerativo, perchè sono stati intercettati da brand che li hanno sta pagati per promuovere i propri prodotti, in un modo inedito e più coinvolgente, rispetto alle pubblicità push.
La tradizionale pubblicità in TV ormai non basta per catturare la generazione Z. Per ottimizzare la Brand Awareness è, infatti, necessario sfruttare questi nuovi canali di comunicazione, identificando le figure chiave (vlogger) in grado di stimolare l’interesse alla prova e all’acquisto dei prodotti. Tutto ciò accade anche sugli altri social media, come Instagram e Facebook, dove gli Influencer pubblicano immagini, storie e post di lancio o di promozione dei prodotti con speciali codici sconto per gli acquisti online.

L'80% della Generazione Z ha dichiarato che attraverso i social media riesce a rimanere aggiornata in modo più veloce e senza perdite di tempo attraverso YouTube. In alcuni casi addirittura YouTube è stato sostituito ai libri di testo. Sul social, infatti, si possono trovare video spiegazioni che aiutano a memorizzare meglio le informazioni (almeno questo è quanto sostiene la Generazione Z).
TikTok con i suoi video brevi e con divertenti funzionalità interattive, è molto popolare tra gli adolescenti della Generazione Z! Rispetto a YouTube, in cui la lunghezza video è infinita, su Tik Tok i video sono al massimo di 15 secondi per ogni clip. Tra i contenuti più popolari ci sono sincronizzazioni labiali, balli virali e scenette umoristiche.
Si tratta di un social network che stimola la creatività e il divertimento. Anche qui, seppure il social sia nato da pochissimo, stanno prendendo piede i primi Influencer, con cui i brand stanno facendo delle partnership per la promozione di prodotti e servizi.
Qualunque sia la piattaforma video, sicuramente un brand deve pubblicare contenuti sui canali di video online, che siano pensati per una generazione giovanissima, iper connessa, con un livello di attenzione bassissimo, che ama essere coinvolta.
I messaggi video devono essere pertinenti e autentici, perchè siamo di fronte ad una generazione che intuisce se i messaggi sono di natura puramente commerciale. In poche parole, i contenuti non devono essere realizzati solo per la vendita.
Quindi, per un Brand è necessario spingere sulla condivsione, sull'effetto WOW, sul delineare una strategia di comunicazione, basata anche sulla relazione, quindi sui servizi di community manager e di customer care per seguire il singolo utente nella sua scelta. Il brand deve riuscire a farsi apprezzare per i suoi valori, per il suo approccio verso l’utente, perché per la Generazione Z la vera differenza la fanno proprio gli aspetti emozionali.
Il Brand deve imparare a parlare con questa fascia di giovani, adeguandosi al loro modo di pensare e di dire, per farsi realmente conoscere, capire ed apprezzare a lungo termine.
Per riuscirci è necessario delineare una strategia personalizzata di web communication, che possa far crescere step by step l'azienda su questi nuovi canali online, frequentati dagli adolescenti per ben il 59% del loro tempo libero.